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reok – introspezione كلمات اغاني

rit
p-sso notti in bianco e guardo stelle nel silenzio e penso dal tetto del mio appartamento con lo sguardo perso, vedo te in questo cielo immenso e resto con me stesso, a dare corda paranoie che mi mangian dentro, p-sso notti in bianco e guardo stelle nel silenzio e penso dal tetto del mio appartamento con lo sguardo perso, vedo te in questo cielo immenso e resto con me stesso, a dare corda paranoie che mi mangian dentro

[verso 1: reok]
il sonno non si fa sentire come quella stronza, sento il profumo di una bomba in questa notte fonda, l’ansia striscia fuori invereconda come un anaconda, il cuore batte forte in fronte il mio sudore gronda, sai per quante volte mi hanno detto lascia stare, ma ho troppe pagine da accatastare resto a casa a fare, a farmi male, col pensare che un futuro infame da affrontare back to the game (?) al destino non ti credo per un cazzo cado senza casco per un filo non mi ammazzo, mi rialzo sono in paranoia mi risveglio in un colpo di clacson, in testa rimane solo il peso di un m-sso, sento un incubo io mi divincolo, casi paranormali che non spiegherebbe manco un fisico, la scimmia parla sta ferma sulla spalla, qua la soluzione secondaria, accendo la mia canna

[verso 2: reok]
solo vans nella mia scarpiera mi gioco l’ultima chance sulla mia scacchiera, questa sera rimango io me stesso e la mia perla sfera, navigo da solo sopra questa perla nera, infondo sentimenti su reazioni chimiche, occhi rossi fino all’iride mentre scrivo le mie liriche, scolpisco le mie paranoie il cielo piange ormai da troppo, nella testa covo frasi liriche, penso che mi basta, (cosa) il suono di una c-ssa, (cosa) la gente che coll-ssa, (cosa) una panchina in piazza, e basta non ci sei più con me baby prendimi la mano e portami in quest’isola che non c’è, nella sfera di cristallo vedo te e forse c’è un perché sempre il foglio rotto nella stessa bustina di thè, pensami mentre piangi restati, poi confessati, il mio cuore è una banca che non concede prestiti

rit
p-sso notti in bianco, guardo stelle nel silenzio e penso dal tetto del mio appartamento con lo sguardo perso, vedo te in questo cielo immenso e resto con me stesso, a dare corda paranoie che mi mangian dentro, p-sso notti in bianco e guardo stelle nel silenzio e penso dal tetto del mio appartamento con lo sguardo perso, vedo te in questo cielo immenso e resto con me stesso, a dare corda paranoie che mi mangian dentro

[verso 3: reok]
quando a tutti i costi voglio continuare, dentro più distrutto di una cattedrale, perso dentro un viaggio astrale, vedo te ma non è normale, forse se sapessi mi ameresti uguale, forse mi faresti male, accendo in cielo per chi non è più al mio fianco, giuro non rimpiango le giornate sopra al banco, scrivo i miei pensieri più complessi sopra un foglio bianco, sperando che i miei testi serviranno ad altro, tutto questo mondo non sei solo ad affrontarlo, tutti insieme sopra una scialuppa che sta già affondando, io sto già ascoltando il canto di sirene che proclamano il p-ssaggio da un mondo a l’altro, mi fido di me stesso ma non troppo, temo nell’eccesso di qualche circuito rotto, me ne fotto di chi punta il dito contro, son travolto da una vita che mi rema contro

- reok

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