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d-art (dark novel) – il macabro girotondo dell’atarassia كلمات اغاني

[testo di “il macabro girotondo dell’atarassia”]

[strofa 1]
quando l’urlo del treno ti ridesta dai fascicoli
cercati e cercami, io sarò ancora lì
in cerca di solitudine, un’incudine di suppliche
la beatitudine da gonadi presenta spigoli
e sono giorni morti in unicorni rossi
mostri dal bianco vuoto se ruoto in un cubo
l’incubo del nulla e landa brulla, io vi scorgo morsi
d’un amor che bussa ma è frusta in chiodi e velluto
che ho di me? muto, che di parlar fremo
un passero solitario sul binario dello scemo
d’immaginario osceno e già mi immagino la scena
io che impavido di schiena fisso il vuoto in cui cadremo
e sembro nero in un cerbero cielo in cui assembleremo
urla in vetro sеreno, ci detergе il pelo
ma remo perso al fresco di un sombrero
per lasciarti sorridere accasciata sul ramo di un melo

[ritornello]
e così sia
un altro girotondo, il cuore a mollo nell’atarassia
e giro, giro, girotondo e casca il mondo in un pozzo d’atarassia

[strofa 2]
di beltà ovattata e incartata in anima scartata
gioia magra eppur grata d’esser diamantata
ma diamine, il tuo bacio bollente è corrente di stelle
sotto il cielo gelido suicida di masada
d’immagini, sagoma buia fra le voragini
voraci, sì, chiuse nelle maracas che agiti
e t’immagini danzare su un verde baleno
e balleremo su paure incerte e acerbe dentro i calici
con te partirò su navi per mari increspati
f_gocitati a grappoli da leviatani
in un tip tap a zig_zag tra ciò di cui mi parlavi
emozionati aggrappati a silenzi emozionali
e scrissi di righe in pirite, tanto per
poi finire come il giovane werther
nel sublime un niente, via
di nuovo una giovane serpe perde e si perde nell’atarassia
[outro]
“sono stato sempre tormentato da qualcosa e sono giunto fino a qui.”
“è proprio questo il motivo, eh? non fare nulla, non essere in grado di fare nulla e soffrire… anche per me era lo stesso.”
“anche per te?”
“provare digusto per il fatto di non riuscire a fare nulla, subendo le ingiurie del mio altro io, senza poter trovar pace neppure durante il sonno, scandire il tempo senza alcuno scopo, eppure continuare a vivere e quindi soffrire. ho assaporato anch’io la tua stessa sofferenza.”
“la mia stessa sofferenza?”
“credo che riuscirò ad amarti.”

- d art dark novel

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