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alessandro aka seto – dubbi ingestibili كلمات اغاني

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[verse 1]
vorrei che quest’asfalto fosse un campo di risposte (di risposte)
in cui disseminare le domande non risolte (non risolte)
ma tolcinasco è buia e fa paura andarci oltre
perché i f_n_li non compensano la notte (la notte)
e intanto ascolto “pink matter”:
sto così male e si, lo so, non che si direbbe
e l’afa è un dito nella piaga e mette alle strette
colpendomi in volto più volte, bollente
il finestrino è basso, il braccio segue il flusso d’aria (flusso d’aria)
e l’ansia spinge cuore e stomaco in una topaia (una topaia)
bloccata dal fastidio, coibentata dalla ghiaia
che, a tratti, sulla strada cozza con la mia fiancata
come pallottole sulla mia pelle
che lasciano insoddisfazione scritta a chiare lettere e sarebbe
più facile prendere bisturi e pinzette
e toglierle dal fegato, fingendo non sia niente, anche se ferirebbe

[chorus]
e sento fremere l’ansia che sale
a fior di pelle dentro una spirale, ehi!
mi manca l’aria col caldo d’estate
non prego il cielo, ma sospiro un amen
malinconia;
con gli occhi fissi sulla strada, in preda all’agonia
dubbi ingestibili procurano quest’aritmia
pensieri incisi su segnali di tachicardia
buio totale
[verse 2]
da quando han messo due rotonde (due rotonde)
sembra si sia allungata la distanza da percorrere
la mente va veloce, oltre i limiti stradali (stradali)
ma un blocco ogni chilometro rallenta queste corse
lo so che sono vago e non mi spiego tanto bene (tanto bene)
ma ciò che sto provando non è chiaro neanche a me (neanche a me)
e sento insofferenza immotivata verso te che
stai seduta, solo _n_lizzando cosa c’è (che cosa c’è)
ma un modo per uscirne esiste e son sicuro (son sicuro)
ma per sei anni l’ho cercato senza risultati (senza risultati)
e più passava il tempo, più mi chiudevo a scudo
sbandando tra i segnali e sbattendo contro un muro
e per non perdere il controllo, ho retto forte il volante, costante (costante)
con gli occhi spalancati e la pressione sulle gambe (sulle gambe)
ma i sintomi peggiorano, mi ammalo a ogni centimetro
il veleno soporifero, mo’, mi rende scostante

[bridge]
quante gocce di sudore su di me
cerco il sole anche la notte
dorme sempre la campagna, forse no:
è sveglia, mi guarda, non so
la tensione mi afferra per mano
sale adagio dentro me;
la paura nel mio petto batte assai;
respiro l’afa, mentre penso ai guai
ehi!
[chorus]
e sento fremere l’ansia che sale
a fior di pelle dentro una spirale, ehi!
mi manca l’aria col caldo d’estate
non prego il cielo, ma sospiro un amen
malinconia;
con gli occhi fissi sulla strada, in preda all’agonia
dubbi ingestibili procurano quest’aritmia
pensieri incisi su segnali di tachicardia
buio totale

كلمات أغنية عشوائية

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