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vixi vox - nuvola_2022 كلمات أغنية

[strofa 1]
ho rotto i fili in questi giorni
caduti i ponti son rimasto fermo e il mio fortino
allarga l’eco persino di un mio sospiro
rimando il faccia a faccia con i volti
coinvolti più o coinvolti meno
sempre volti al pieno
chiedere se sto bene e se lo è davvero
se tiro somme o se tutto sommato mi freno
è tutto sommato, sto pieno
è tutto ammassato, mi piego
abbasso il capo un giorno
e lo farò per sempre temo
seppure il freddo è assente, qui tremo
ventitrè anni e cosa da me chiedo
cosa ti aspetti da me sul serio
cosa vuoi da me che manco più qua mi dimeno
era tutto finto o non gli ho dato il giusto peso?
da quante cose son dipeso?

[ritornello]
vorrei solo una nuvola per
vedere chi c’è un po’ là fuori
fare un salto e poi scendere, scegliere
ma non c’è scelta
vorrei solo una nuvola per
vedere chi c’è ancora fuori
se non sbaglio puoi scendere, scegliere
fra una loro scelta
[strofa 2]
la loro scelta è sempre buona sai
mi han detto di schedare la mia nuvola
oppure la perdo e può darsi
che non la ritroverò mai
e preso dal timore le ho dato un bel codice
per ribbeccarsi
la prendo la mattina
quando accendo e metto in moto la cartina
ci scappo poi la notte, dopo giornate storte
lei mi trascina, porta altrove, inspira
mostra mille strade, ripara le rotte
cura la cabina
è la mia nuvola
tanto nota quanto intima
mi culla sulla cima quando la vallata è perfida
non c’è terra invalicabile
trascuro solo me e lei mi mortifica
forse la libertà, oramai al giorno d’oggi
è avere solo una nuvola per te stesso
perché se poi ci pensi
libero davvero non lo sei
visto che è un tuo vizio a portare il progresso
sbaglio? non penso

[ritornello]
vorrei solo una nuvola per
vedere chi c’è un po’ là fuori
fare un salto e poi scendere, scegliere
ma non c’è scelta
vorrei solo una nuvola per
vedere chi c’è ancora fuori
se non sbaglio puoi scendere, scegliere
tra una loro scelta
[strofa 3]
mi hanno visto un giorno
sorvolavo i cieli con la nuvola
tenuta sotto braccio
e mi han tirato giù di colpo
interrogato a lungo
mi han detto troppo o troppo poco
gli davo disturbo
“e se poi voli te”, mi dicono
“lo fanno pure gli altri
e lì nel cielo meno ce ne stanno
e più giù stanno calmi”
“e se poi voli te”, mi dicono
“vorranno delle ali
e già solo con quelle gambe
è assai difficile che fanno i bravi”
ho fatto di testa mia, l’ho fatto solo per me
ho continuato a navigare il cielo
e questo ne ha distratti tanti
perché più immobile sta tutto e più fastidio c’è
le nuvole le fermi solo negli scatti
ma mi trovavano ogni volta
mi bloccavano e dicevano “la nuvola è menzogna”
han detto che porta la pioggia
e che chi la userà e sarà scovato pagherà ogni goccia
“non te lo vieto, fai la cosa giusta”
hanno detto che se il fulmine colpiva qualche casa
era perché la nuvola poteva agire incontrollata
che con quel codice che usavo per chiamarla ogni fine serata
loro l’avrebbero poi braccata
con le mie mani l’ho incastrata
le ho detto che è solo paura e zero cattiveria
e mentre me la portavano via ammanettata, mi disse
“io ti aspetto fuori, muori in questo mondo e morirai in galera”
ne rimasi senza
inizialmente gli altri increduli
non sapevano cosa dire, poi col tempo han preso sicurezza
e mi han giudicato vile, un incosciente
fretta nel fare chiarezza, pensa
che poco prima c’era un motivo in meno per farci guerra
adesso invece qui giù infuria la tempesta
e pensare che la mia nuvola al massimo dava la brezza
ma adesso è legge: si può stare solo coi piedi per terra
quant’è concreto il mondo? quasi quanto falso
mi tira giù e potevo anche dargli un passaggio
mi darà una nuvola quando in cielo farà un pedaggio
mi darà stupida speme, mi tiene sul suolo marcio
e guardo ancora il cielo che ci cadrà sulle teste
perché nessuna nuvola si sforzerà a tenerlo in alto
per noi che le abbiamo rese come peste
per noi che non guardiamo il cielo ma solo l’asfalto
[outro]
vorrei solo una nuvola per
vedere chi c’è un po’ là fuori
vorrei solo una nuvola per
vedere chi c’è ancora fuori

- vixi vox

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