real talk - real talk - inoki كلمات الأغنية
[testo di “real talk _ inoki”]
[intro: inoki]
real talk
inoki ness, baby, is back
uoh
listen
[strofa 1: inoki]
inoki ness atterra a real talk
non sono michael jackson, ma cammino in moonwalk
non sono stevie wonder, fra’, non sono ray charles
vedo abbastanza bene, riconosco gli scars’
non sventolo biglietti, non rispetto il tuo cash
sono sempre lo stesso sulle strade coi miei brutti flash
sono leggenda come w_lly smith
sono solo, sono un cane quando mordo il beat
non ho avuto dolci, ho avuto solo scherzi
da ‘sti fake ho scritto vendesi per sei sesterzi
veterano sul microfono ma non per scelta
un pirata senza bеnda per esigenza
col rispеtto delle zone perché i veri sanno
che un b_st_rdo come me non ha avuto un cazzo
anno dopo anno, gli unici regali
sono stati i mille abusi di questi maiali
mio padre chiuso in cella e mia madre ai domiciliari
la mia adolescenza nei novanta è stata dura, cari
l’hip hop mi ha dato questa chance, non l’ho sprecata
ed è per questo che la cella io l’ho evitata
ma non pensare che io sia santo, ho fatto schifo e tanto
e ancora capita che sbaglio e che ci ricasco
satana all’orecchio mi sussurra spesso
cerca di comprarmi con la droga e il sesso
con le tentazioni, con i soldi fast
all’inferno c’ho un contratto come artista [?]
di peccati li ho commessi, molti più di sette
ma ho pagato, sulla testa ho fulmini e saette
e la gente come me paga dieci volte
ma quando arriva il payday non sente storie
perciò dammi ciò che merito velocemente
con fattura oppure in black, non mi frega niente
questo stato vuole sangue, ‘sto b_st_rdo suca
voglio la classe politica dentro una buca
non credo alle parole, ci sono solo i fatti
e l’unica realtà che vedo sono tasse e sfratti
sinistra e destra, non distinguo, fate tutti schifo
ed è per questo che non faccio il tifo
rifo? che faccio, rifo? secondo me va bene
anzi, non basta, ho troppa rabbia dentro queste vene
e, quando sputo, non c’è mascherina che protegge
arriva la realtà negli occhi, evita le schegge
io sempre stato lupo, mai stato nel tuo gregge
io sempre stato onesto, mai creduto alla tua legge
io, fra’, mai stato muto davanti alle schifezze
anche se ultimamente giuro sono state troppe
ho messo troppe toppe, ora le strappo via
torno a distruggere sul beat, guarda la mia scia
ho visto troppi amici and_rs_ne prima del tempo
ed è per loro che io scrivo in questo momento
per loro che io pitto, per loro che io rimo
e questa session io la dedico al grande primo
ho visto troppi amici and_rs_ne prima del tempo
ed è per loro che scrivo in questo momento
per loro che io pitto, per loro che io rimo
e questa session io la dedico al buon don tonino
riposa in pace bro
[interludio: inoki & ]
yeah, come back
avete risvegliato il cane, k_ma, bosca, khaled
yeah
real talk
[strofa 2: inoki]
khaled, k_ma e bosca mi han fatto la proposta
di mettere in ‘sto beat la storia
di certo non mi tiro indietro, no, non è il mio stile
rispondo in modo old school per le rime
vieni qui, siediti in chill, ti racconto
la storia di un genere che ha cambiato il mondo
la mia parte, il mio punto di vista
la mia esperienza, quella di un vecchio teppista
è nato tutto nel bronx, era nel ’73
ma questa storia è troppo antica e non riguarda me
io parto dai novanta, siamo sullo stivale
da quando ha folgorato noi, che te lo dico a fare
ero dentro a un centro sociale, c’erano le posse
tutti abusivi, tra cilum e tosse
writers, djs, breakers ed mcs nella stessa cosa
quattro elementi in una favola meravigliosa
all’inizio era quasi solo politica
non si badava molto a immagine e ad estetica
c’erano assalti, 99, [?] e l’isola
poi con i sangue misto è arrivata la metrica (già sai)
a milano c’era già roba potente
skizo, zippo, chief, enzo e chissà quanta gente
il mainstream non ci cagava, ci trattava puh
poi è arrivato albertino con one two one two (yee)
da lì ho scoperto il grande esa, colle der fomento
i cor veleno, cresceva il nostro movimento
prendeva mille direzioni, entrava nel sistema
creava una mentalità alternativa
e noi invece di andare in disco a vendere le paste
coloravamo i muri, ci sfidavamo ai battle
potevi usare le tue rime, mai quelle degli altri
per questo mi inventavo hiroshima e nagasaki
una parola sola “originalità”
se non ti distinguevi, non andavi avanti, fra’
imparavamo disciplina e rispetto
aveva un peso ogni parola che tu sputavi, vecchio
e, se sbagliavi, era la strada sempre a ricordarlo
non c’era internet e il fake non potevi farlo
c’erano i manifesti in piazza e il passaparola
non c’era social, così che era la vecchia scuola
io stavo a bolo, da bolo poi a milano, a roma
è il rap che mi ha fatto viaggiare, lo ricordo ancora
e grazie al rap invece di fare i reati
sono diventato uomo, un vero uomo tra i dannati
poi sono cambiati i tempi, sono arrivati i soldi
e la realtà, fratello, l’han dimenticata in molti
siam diventati trash, a volte barzelletta
per quei contanti tutti quanti han fatto la marchetta
e ognuno sa i suoi comportamenti
ma potevamo evitarci un tot di brutti esempi
siam diventati gangsta, siam diventati trap
siam diventati scemi, siam diventati swag
adesso che il linguaggio rap è solo la violenza
vi chiedo di tornare indietro alla sua vera essenza
è troppo facile campare con la prepotenza
ed ogni volta che lo fai esprimi insicurezza
è troppo facile picchiare dieci contro uno
sentirsi forte contro il debole è da pisciaturo
usa la testa, civilizzati ed esci dal ghetto
voglio chiudere ‘sta session con questo concetto
[ritornello]
uno, uno, due
uno, uno, uno, due
uno, uno, due
uno, uno, uno, due
uno, uno, due
uno, uno, uno, due
uno, uno, due
uno, due
what? fratellino, mi hanno detto che
ti interessa fare solo il rap
fratellino, mi hanno detto che
vuoi fare il rap
io lo faccio senza mani, senza mani
lo faccio senza mani, senza mani
lo faccio senza mani, senza mani
lo faccio senza mani ahahahahah
[strofa 1]
lo faccio senza penna, senza foglio e quaderno
tu torni a casa senza portafoglio e telefono
lo faccio da quando non esistevi nemmeno
lo faccio senza benza, senza fretta, senza freno
senza auto, senza maglia, senza niente
lo faccio senza scarpe, senza casa, senza gente
lo faccio per amore della vibe e nient’altro
lo faccio senza se, senza ma, senza quando
e faccio canne senza mappe, raglie senza buste
e anche quando sbaglio faccio le scelte giuste
lo faccio senza effetti, lo faccio senza trucco
lo faccio senza filtri, lo faccio e sp_cco tutto
non serve che mi approvi, la sfida è con me stesso
ti piaccio o non ti piaccio, vado su, vado adesso
lo faccio in ogni posto, devasto in ogni dove
e, quando arrivo io, amico mio, stile piove, senza mani
[ritornello]
uno, uno, due
uno, uno, uno, due
uno, uno, due
uno, uno, uno, due
uno, uno, due
uno, uno, uno, due
uno, uno, due
io lo faccio senza mani, bro, senza mani
lo faccio senza mani, bro, senza mani
lo faccio senza mani, bro, senza mani
lo faccio senza mani
[strofa 2]
lo faccio senza mani, lo faccio senza gambe
lo faccio col versace, lo faccio anche in mutande
lo faccio senza bocca, senza denti, senza voce
lo faccio senza soldi, sottosopra, su una croce
lo faccio quando è moda, lo faccio quando è hype
lo faccio quando siamo sotto a un ponte in freestyle
lo faccio sul boom bap, lo faccio sulla techno
lo faccio al disco club, lo faccio nel parchetto
lo faccio sul balcone, sulla lavatrice
ti sbatto sopra al beat, sono una mitragliatrice
lo faccio senza condom, vai tra’, non schizzo dentro
lo faccio per sei ore, martello e mi concentro
non perdo neanche un colpo, ti schiaccio senza mani
piacere, sono inoki, ma non so come ti chiami
lo faccio in amicizia lo faccio per amore
e la mia vita è un film dall’inizio, è un film hardcore
[outro]
ho mille labirinti in testa
un diavolo in tasca, un santo nella festa
cazzo me ne frega della spunta blu
è tutto quanto un déjà_vu
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