p38 - grazie perché
[ritornello: astore]
grazie perché
non c’era niente prima di noi
solo una stanza e le paranoie
le urla del caos e dei miei genitori
le urla del caos
quindi così volevo dirvelo in una canzone
perché sincero mi viene più facile, mi viene più facile
[strofa: astore]
c’era una volta un ragazzino che coglione è dire poco
ancora il coprifuoco, avevo scritto 3_8
pastiglie con i marchi, frate, ne mangiavo un botto
se penso a quei messaggi mi sarei sparato al collo
ma succede quando vivi di merda, è una vita di merda
e comunque è passata
non son finito in caserma
non son finito in galera
non son finito a vender grammi per svoltare la sera
resto comunque un ribelle
poi lo so che certi giorni frequentarmi è una guerra
sboccavo a casa di stalin quei 4 grammi di cheta
dall’eroina alla coca, poi ho dato il cuore a una stronza
un letto all’altro, mi piace che mi chiamavano troia
si questa roba è per fame, per far zittire i nemici
sento la voce di jimmy che mi ricorda chi sono
fatico a vedermi uomo, sti peli forse li strappo
e non capisco mi spiace, volevo essere un altro
in una macchina veloce oltre il confine sloveno
lì ho capito davvero che ci riusciamo davvero
volevo fare cobain, io certi giorni ci credi
ho messo a posto le mail e letto un libro di lenin
[pre_ritornello: astore]
e quindi grazie, grazie, grazie, grazie…
e quindi grazie, grazie, grazie, grazie (l’ho apprezzato)
[ritornello: astore]
grazie perché
non c’era niente prima di noi
solo una stanza e le paranoie
le urla del caos e dei miei genitori
le urla del caos
quindi così volevo dirvelo in una canzone
perché sincero mi viene più facile, mi viene più facile
كلمات أغنية عشوائية