margot (margherita galante garrone) - la mia triste venezia كلمات الأغنية

com’è triste venezia
coi selfie sulle rive
coi giapponesi in fila
dalle facce giulive

com’è triste venezia
con le sue fondazioni
che han b-ttato alle ortiche
cultura ed ambizioni

com’è triste venezia
col sindaco brugnaro
che proibisce i piccioni
e benedice il varo

di quelle orrende navi
che sbuffan morte nera
aggiungendosi ai fumi
che arrivan da marghera

com’è triste venezia
in mano agli stilisti
che acquistano palazzi
per esibire artisti

com’è triste venezia
gli artigiani scacciati
per far posto a negozi
di vetri taroccati

com’è triste venezia
piena di spazzatura
e lattine negli angoli
vicino alle mura

del palazzo ducale
del ponte dei sospiri
son sco-sse- dovunque
ognuno il guardo giri.–

com’è triste venezia
stracolmi i vaporini
di comitive sporche
guidate da ombrellini

com’è triste venezia
che dà multe ai piccioni
senza più gatti in giro
ma gruppi di coglioni

com’è triste venezia
se nella piazza c’è
un’orda di tedeschi
che beve birra e che

guarda sul cellulare
le foto che ha salvato
per mostrarle agli amici
quando sarà rientrato

com’è triste venezia
con i laser di notte
piena di bed & breakfast
-ssaltati da frotte

di tedeschi in vacanza
portati dai low-cost
che prenotano stanze
e si abbuffan di toast

com’è triste venezia
dopo il solito sbarco
di turisti che pisciano
dietro piazza san marco

com’è triste venezia
con la pubblicità
di enormi manifesti
davanti alla pietà

dove eseguon vivaldi
fingendo di suonare
e ti accolgon perfino
se parli al cellulare

con tre o quattro damine
controfigure stanche
di stare sotto al sole
per prender due palanche

com’è triste venezia
con visite guidate
a mostre, chiostri e chiese
per folle -ssatanate

di farsi una cultura
per poterla importare
nella lontana patria
riattraversando il mare

com’è triste venezia
e davvero mi sa
che nel futuro prossimo
più triste ancor sarà

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