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lanz khan - pioggia nella metropoli كلمات الأغنية

[testo di “pioggia nella metropoli” ft. jangy leeon]

[ritornello: lanz khan]
guarda fuori le vite che vanno a rotoli
troppa tensione, muori ed è pioggia nella metropoli (seh)
vedi fori su pezzi di muri logori
e silenzio nelle arterie stradali sotto ai cardiometri (e intanto)
guarda fuori le vite che vanno a rotoli
troppa tensione, muori ed è pioggia nella metropoli (seh)
vedi fori su pezzi di muri logori
e silenzio nelle arterie stradali sotto ai cardiometri
[strofa 1: lanz khan]
[?] bisbigli, fuori come artigli
nelle tane di ‘sti bianconigli sgamati nei nascondigli (seh)
porte murate dalle quali origli, qui piovono spilli
e tornano in vita segreti coi volti sporchi più dei navigli
e intanto vivo in posti controllati come alcatraz
respirando fumo come ad amsterdam
ti uccidono l’indipendenza come alla [?] del kazakistan
dolore ed asfissia senza terapia, ludovico van
io non sento le voci di chi non ha ritegno
avverto le paure atroci sotto ‘ste croci di legno
faccio rime rosso sangue sopra al tuo disegno
bruciano lingue tipo jalapeño, adesso firmaci un assegno (f_ck)
la resistenza si nasconde fra i detriti
di una coscienza crollata come le torri di new york city (seh)
sto nella loggia dei serpenti inferociti
con un k_way di metallo sotto ‘sta pioggia di meteoriti (adios)

[ritornello: lanz khan]
guarda fuori le vite che vanno a rotoli
troppa tensione, muori ed è pioggia nella metropoli (seh)
vedi fori su pezzi di muri logori
e silenzio nelle arterie stradali sotto ai cardiometri (e intanto)
guarda fuori le vite che vanno a rotoli
troppa tensione, muori ed è pioggia nella metropoli (seh)
vedi fori su pezzi di muri logori
e silenzio nelle arterie stradali sotto ai cardiometri
[strofa 2: jangy leeon]
ehi
tra sordi vicoli ciechi [?] anecoici (sì)
torri rasentan cieli e son fumanti più che funghi atomici (ah)
[?] mobili, profili in ‘sta metropoli di androidi
o di gonfi cervelli in pappa come d’asteroidi (ehi)
le radiazioni diramanti, crescon cloni in questi campi
piovon massi inframmentati, meteoriti sotto i lampi
e nichilismo in dittatura e schiavismo nella paura
strozza i colli che cintura, braccia rotte dai kimura
la resistenza, qua ninjutsu trancia teste col machete
non v’è traccia di un indizio se ha saziato la sua sete (ah)
sfondo crani vacui spiaccicati a una parete
strappo i suoi tessuti sociali e poi sgualcisco le sue sete
studio il male che pervade queste strade dal suo eco
scrivo versi di [?] di uno sciamano tolteco
lascio sette malconce se mi aggiro col mio clan
razzio chi è alle porte se sto in giro coi miei can

- lanz khan

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