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kevin kalvin - diverso lyrics

verso : kevin kalvin

sanno che son’ diverso
se no perché farebbero quel che fanno quando mi vedono
muovo la stanza quando entro
perché steppo su quel che dico e non interpreto un personaggio di un palcoscenico
lei sente tutto perché sono un libro aperto
voltato pagina da un pezzo ma il capitolo è lo stesso
e non sono ancora dove mi son’ promesso
perplesso fumo denso
forse dovrei darci un taglio ma sta sh_t mi fa sentir’ sereno
sette anni che tengo il successo in grembo di ‘ste tracce ma non partoriscono
problemi continuano a fumare però non finiscono
ogni volta che ho visto la morte, ho riso
non sono felice però rido
cos’è la felicità se non la condivido
datemi 10 milioni così li spartisco
ho servito amore a chi mi ha mentito
vorrei tornare indietro solo per riviverlo
non cambierei una virgola di quel che sei cino
non ti volessi bene giuro non sarei così rigido
tempo questo inverno e sarà tutto più vivido
ho visto il mio sogno realizzarsi, voglio risentirlo
2023 anche quest’anno son’ diventato zio
2024 il 19 marzo ora lo festeggio io
da quando ares ha fatto un anno è diventato un birichino
fa il simpatico con le thot per farsi portare in giro
ho sentito quel che ho sentito e ora voglio sentire la tua versione di quel che dicono
frega un cazzo s’è difficile avresti dovuto dirmelo
mi rendi difficile amarti se non lo mantieni 100
deluso così tanto che ormai se mi deludi non fa effetto
cuore bucato ma lo proteggo
se finisce tutto l’amore nulla sarà più lo stesso
il kompressor urla, la tanica è vuota, la riempio
se mi distendo non mi rilasso, penso
quel che è stato è stato, ok ma non posso dirti di essere perso davvero
perché perdendo ottengo, perdendo rifletto
lei non riflette sul perché mi ha perché non mi ha mai perso
non devo essere extra per dimostrarti che son’ diverso
perché ti aspetti che ti dica quel che direbbe quel negro
amo il fatto che quando parlo pensa che bluffo
hanno attraversato la linea e ora si sorprendono
facevano finta di non sentire e ora ci sentono
sorridono, ci vedono
non credevano
perdono, non dimentico
curo, non mi vendico
non paragonarti se non frequenti il mio livello
ho lasciato che mangiassero dal mio piatto quando non c’ero
come puoi fidarti di me se non ti fidi di te stesso
sapessi quante stronzate ho fatto per dimostrarmi che sono quel negro
il mio subconscio legge quando che leggo
quindi non posso interessarmi a ciò che non rappresento
il pensiero è lecito ma non sono quel che penso
son’ quel che alimento
voglio un nuovo me quindi le son’ venuto dentro
voglio un mondo migliore quindi guardo dove steppo
yeah

- kevin kalvin

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