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hyst - fame astrale كلمات الأغنية

[interlude 1]
basta non posso fuma più
non posso fumare più
c’ho la gola
sono completamente asciutto
tutto quello che penso è foderato di pile
ed è ricoperto di farina di ceci
non ce la faccio più
fanne n’altra che cazzo te frega
voglio morire di disidrataziao
e va così socio
e resto qui mocio
ti porto il plico amico
aprilo con dolcezza

[strofa 1]
rime astrali sopra un bal brade pulito
erudito, eracl-to era un ermafrodito
se le fa male l’ombelico è perchè l’hai sgrillettata per due ore
ma non era il cl-to, amico
cosa ne sai tu dell’ami-cizia
tieniti il bueno però dammi il kit kat
lo so che soffro di diabete
non mi serve un altro che me lo ripete
non sottostaro’ al tuo diktat
energia, che cade dalle nuvole in forma di pioggia
e poi dalla terra va alla pianta di cacao
che si è ingerita, da caloria
ecco io ho bisogno di quella energia
scrivo un’elegia
perso in un flusso di coscienza
yin e yang, i miei problemi di convivenza
fluttuo nell’universo
rutto mentre scorreggio
misticismo misto a incontinenza

[ritornello]
quello che c’ho davanti mi fa pensare al resto
ma quando vedo il tutto io penso solo a questo
madonna che fame
madonna che fame
quello che c’ho davanti mi fa pensare al resto
ma quando vendo tutto io penso solo a questo

[interlude 2]
c’ho un telo mare al posto della lingua
c’ho la bocca foderata de cimi-

[strofa 2]
noi siamo particelle subatomiche, e
fumiamo pianticelle sul balcone che-e
lasciano in bocca quella sensazione
di essere trangugiati bel maglione
bisogni ancestrali ma io sono contro il mito
bisogna cancellare, scusa ti controllo i lfrigo
è il vuoto cosmico, la verità la ignori sempre
non fa lo stronzo bro
ti prego caccia fuori i crackers
la fisica quantistica ancora non ha spiegato
ciò che cronos non ha rivelato
due particelle entagled sono nello stesso posto, nello stesso tempo ok, dov’è la pizza che ho ordinato?
la fame chimica come chimera
problemi tipici di quattro amici in un giovedì sera
buco nello stomaco, orizzonte degli eventi
rega sto stronzo si è perso, so le dieci e venti

[ritornello]
quello che c’ho davanti mi fa pensare al resto
ma quando vedo il tutto io penso solo a questo
ho la sensazione, non so, di essermi ingoiato un ewok
quello che c’ho davanti mi fa pensare al resto
ma quando vendo il tutto io penso solo a questo
come se fossi posseduto da chewbacca
ma rivoltato dall’interno, tipo calzino, col pelo dentro
ammettiamolo, abbiamo tutti fame, ammettiamolo

[outro]
buongiorno, ho perso il controllo della mandibola eh
ho visto una volta su fx, quei programmi con la gente che c’ha problemi stranissimi, vizi strambissimi, tipo quel tedesco che faceva quella cosa con, ehm, con lo spray, quello per pulire le tastiere.. vabbe comunque..
c’era una puntata del programma di fx dove una tipa aveva il vizio di mangiarsi l’imbott-tura del divano, il polietene, polietene espanso, temo si chiami, credo si chiami cosi’
allora, io capisco che tu possa avere un attaccamento affettivo nei confronti di questo oggetto di mobilio, ma nonostante cio’, pur sempre di furniture si tratta (furniture)
e io ti chiedo, nel nome della sopravvivenza della crew, di cedere porzioni del tuo sedile da salotte
te lo ordine (te lo ordino, fott-ti)
c’e’ un’ombra, un’ombra che p-ssa svelta ai confini della mia coscienza; un’ombra che sgattaiola, rapida e non vista, sull’orlo della mia percezione
si tratta forse di un gatto?
era un gatto?
no, io, che cazzo ne so io?
tu sai se c’hai un gatto
c’hai un gatto?

- hyst

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