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freek kartell - demoney كلمات الأغنية

[strofa 1]
cazzo mene di sti rosiconi, musica falsa coi siliconi
cosa osi siete plasticosi, alla goccia come i simposi
non c’hai rispetto se non ti imponi, ma soprattutto se non te lo imponi
sti soldi qua sono il demonio, esco e spendo tutti sti demoney

io me ne fotto se resto di sotto
porte in faccia al gelo pure sei sotto
da quando ho capito che questa è la svolta
la fortuna già da un pezzo era morta

caccio la gente, non calco l’accento
prestami un beat così almeno mi accendo
nessuno sa il peso, frate a quest’età
finchè non entro a scuola con un kalash

se mi sfidi dopo ti ritiri, dopo tiri tiri finchè non ti strozzi
finti miti già finiti ai lidi, nuove liti fuori chi non stava ttozi
chiudo quеsta stanza resto io, e me stеsso, insieme a quest’apatia
ricordi da bimbo in cui annego, in questo mare di malinconia

[rit.]
sti soldi qua sono il demonio, esco e spendo tutti sti demoney
sti soldi qua sono il demonio, esco e spendo tutti sti demoney
sti soldi qua sono il demonio, esco e spendo tutti sti demoney
sti soldi qua sono il demonio, sti soldi qua sono il demonio

[strofa 2]
se vuoi guardarmi basta che impari
però non fissarmi che poi ti impali
quando qua non va secondo i piani
c’ho il collo lungo come modigliani

stasera digiuno, oggi ho sbranato tre beat fra
da bimbo con lo zaino invicta, tu mo che ti inculi fra i kit kat
, offline
chiede “esci?” faccio boh dai
ci ripenso dico “no dai”
voglio i soldi di sti notai

nessuno mi ha spinto a fare questa roba
dai sedici frate che sogno sta svolta
resto sveglio che poi il treno passa
c’ho il cuscino che è un rullante, cassa

dal divano chiudo questa scena, mentre allo specchio c’è il mio preferito
ti sei sentito fra il nuovo don vito
ringrazia dio che a quell’ora dormivo

adesso li vedi tutti tony e sosa
fuggano dall’italia, ma da cosa?
ringrazio che esista frate quest’hip_hop
sennò sarebbe stato un headshot

sarò il futuro e questo è già scritto
zero svincoli corro sempre dritto
con il nuovo pezzo sempre a segno
basta che mo mi compili sto assegno

in stanza coi tuoi pezzi penso che farne
da quell’altra c’è mia ma, che piange
maledetta è la vita dell’artista
per l’inferno chiamerò un’autista

- freek kartell

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