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buio innocente - lettera 360 (la resa) كلمات أغنية

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la musica è una zattera, ma ci annego in questo mare di pensieri
scruto il cielo e traccio fili che uniscono i nostri tiepidi pensieri

perché tu resti la mia ancora, metafora di chi si sente solo
e si immagina una lacrima dove convive un sole, una stella, una sagoma della tua ombra
che divenuta luce mi guida e mi illumina in questa oscurità

nella burrasca sei il silenzio, onde che si infrangono e con la schiuma accarezzano il vento
come piuma di una penna nascosta nel cassetto di una nostalgia distruttiva
e nel suo contrasto mi evidenzio, uno sputo in un bigliеtto

nel male che mi fai pеrché la ragione mi si inalbera, si incastra la mia vela
e precipito nel fondo dell’umanità, la verità è che tu rimani un varco e là
ci resto naufrago e ci navigo in quel dolce tormento del tuo eco che mi ucciderà

nella calma sei la bufera, gabbiani che danzano agitati su una scogliera
che cercano rifugio in una crepa, un buio che innocente si illumina
sei in una grotta lo sfavillio di una falena

io senza te non vivo, un respiro che reprimo, una pioggia sul cuscino, un dolore primitivo
mi confondo nello spazio, sono un semplice puntino che in mezzo a mille stelle si nasconde
ma non gioca a nascondino

senza te sono una lettera, un uragano che non spettina, una nota senza settima, una luce che si offuscherà
mi chiudo nel mio battito serrato, di un cuore che come rose si è murato con le spine per non essere toccato
mi perdo, sono una voce senza fiato, un timone che dal suo ramo si è staccato, un legno secco e consumato
impr_nte di una roccia che il vento ha levigato, vetro di una bottiglia che in conchiglia ancora non si è trasformato

sono una moneta nella sabbia, un camino che non scalda, la distanza mi devasta, sei un treno che non passa
il mio binario si deraglia, l’olfatto mi si ovatta, la vista mi si graffia, il tatto mi si annebbia

ci muoio, mi svuoto di ogni parola che riavvolgo, mi sfoco e mi blocco in questa recita, mi dissolvo in una foto
che la mia mente elabora ma che dopo si fa fuoco e si annera come una vecchia polaroid

e mi consolo nella mia creatività, nel ricrearmi in nuove forme come acqua in una cavità
nel mio volo dove plano in un piano_forte che mi salverà, in un basso o in una chitarra scordata come la mia anima

ci affogo nel tuo sguardo, in queste foto che riguardo, nella malinconia di un passato che rimpiango
nel non poterti stare accanto, nel panorama grigio amianto che mi circonda e mi avvolge come un lenzuolo sporco di bianco

e dopo tutto poche parole mi rimangono, due sole frasi che ho scolpito nel mio marmo:
un ti amo prima che mi infrango, un bacio anche se non mi stai aspettando

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